Tutti gli articoli
Insegnanti, Educatori

Pochi... per tanto! Il Piccolo Gruppo come metodologia

A cura di Dott.ssa Chiara Cugini, Psicologa, Psicoterapeuta, Formatrice e Coordinatrice servizi educativi.

Brevi pensieri sul piccolo gruppo in educazione

Riflettere in educazione è una buona prassi, credo che sia importante chiedersi costantemente, quali siano i significati delle azioni quotidiane, interrogarsi sul perché si facciano determinate cose, in modo da renderle pedagogicamente supportate.

È fondamentale, infatti, ritornare ciclicamente a riflettere sulle premesse delle nostre azioni educative, sui principi che guidano la nostra quotidianità e le scelte pedagogiche che stanno alla base del nostro agire.

E così, ascoltando i gruppi educativi e riflettendo sul nostro tempo, ho cominciato a riprendere l’importanza del lavoro in piccolo gruppo con i bambini dei servizi 0/6.

Ti piacerebbe approfondire maggiormemnte questa tematica? Iscriviti al nostro WEBINAR "Sperimentare il PICCOLO GRUPPO… Si può? Immaginari metodologici possibili nei Servizi Educativi" ! 

Il piccolo gruppo

L’esperienza a gruppo ristretto ha molteplici e contemporanei effetti sul gruppo stesso: sui bambini e sugli adulti che li seguono.

In questo tipo di esperienza, infatti, ogni bambino/a ha la possibilità di trovare uno spazio proprio con maggiore agilità, di attingere allo sguardo di un adulto prossimo in termini di vicinanza fisica e relazionale; ogni bambino/a ha modo di trovare un tempo e uno spazio che consentano di favorire e sostenere la nascita e l’evoluzione di nuove competenze, in un contesto facilitante e facilitato.

È attraverso la prossimità e lo sguardo vicino dell’adulto, che il/la bambino/a riesce a volgere, con maggiore sicurezza, l’attenzione alla ricerca di un’esperienza ludica che diviene, al tempo stesso, base per esperienze sociali e apprendimenti individuali.

È nel fare esperienza dell’altro, infatti, che bambine e bambini sperimentano e conoscono meglio se stessi e l’Altro, inteso come altro da sé. E tutto questo, nell’esperienza del piccolo gruppo avviene con una maggiore facilità e una maggiore fluidità. Perché il clima che si crea nelle esperienze di piccolo gruppo diviene generativo di un clima interno, un clima che predispone all’essere visti e all’esperienza di apprendimento e di relazione.

Nel gruppo contenuto, viene favorita la possibilità di sentirsi visti come esperienza che fortifica e rafforza la nascita psicologica individuale e il proprio Sé. Lo sguardo dell’adulto che sostiene, accompagna e accoglie diventa più prossimo e quindi più rassicurante per il bambino e per i bambini del gruppo.

I bambini stando con pochi altri bambini, possono fare esperienza di sé e apprendere a gestire legami, costruire relazioni e conflitti relazionali. Tutto questo nel contesto del piccolo gruppo è favorito e supportato dal clima che in esso si genera.

All’interno dell’esperienza di piccolo gruppo il/la bambino/a sperimenta la possibilità di essere visto e vista, e di sapere di essere presente all’altro/adulto. Attraverso quest’esperienza le sue reazioni emotive possono trovare un contenitore presente e accogliente che gli consente di leggere ciò che lo attraversa emotivamente, di riconoscerlo e di attribuirgli un significato, azioni che appaiono fondamentali per un buon equilibrio emotivo e per lo sviluppo di relazioni altrettanto buone.

Esperienza importante... anche per l'adulto.

Il lavoro a gruppo ristretto è un’esperienza particolarmente significativa anche per l’adulto che ha modo, proprio grazie al contesto piccolo, di contribuire a creare un clima, un tempo e uno spazio generativo di esperienze stimolanti e nutrienti. Nel contesto del piccolo gruppo è possibile sostenere e accompagnare meglio il gioco dei bambini, accompagnare le relazioni, le emozioni e gli apprendimenti che attraversano il loro giocare.

E riflettendo con un’educatrice, si apre il pensiero del tempo, oltre che dello spazio. Perché se è vero che lo spazio contenuto, anche in termini di spazio relazionale, consente di lavorare in una dimensione a misura di “piccoli”, in quello spazio anche il tempo si dilata e permette di creare un tempo disteso, lento, non incalzante, che contribuisce a creare quel clima sufficientemente buono da poter generare benessere.

Può accadere così, che bambini molto attivati e con espressioni emotive intense, possano trovare beneficio dalle esperienze di piccolo gruppo che consentono loro di essere visti, accolti e sostenuti nello sperimentare nuove modalità di stare in relazione con se stessi e con l’altro.

In fondo, forse, anche per noi adulti può essere importante sperimentare il clima di intimità e di vicinanza tipiche dei piccoli gruppi, contesti che ci consentano di conoscere l’altro e di conoscere contemporaneamente noi stessi. E allora, come spesso accade, i bambini esprimono modelli e funzionamenti di cui noi adulti rischiamo, forse, di essere troppo spesso poco consapevoli.

Ed è così, allora, che… riflettere su ciò che si fa, è sempre un arricchimento!

Buone riflessioni e spunti sulle vostre pratiche educative! 

Rimani aggiornato sui nuovi corsi e articoli, sconti speciali e novità. Iscriviti alla Newsletter